LR-MED43.1 - BIOMORF Rircerca

Dipartimento di Scienze Biomediche, Odontoiatriche
e delle Immagini Morfologiche e Funzionali
Universita' degli Studi di Messina
TREE OF LIFE
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TR-4.1: Valutazione del rischio da esposizione ambientale, occupazionale e ad agenti infettivi

LR-MED43.1
Patologia Forense: tecniche di radioimaging
Imaging  Molecolare  quantitativo  e  trasformazioni  muscolari  post-mortem: determinare  il  post mortem interval (PMI), soprattutto nelle fasi precoci, èsempre stato un compito assai impegnativo e difficile per il medico legale a causa dei limiti dei metodi attualemnte disponibili. Recentemente, per la  stima  del  PMI,  sono  state  utilizzate  analisi  di  biochimica  in  rapporto  alla  degradazione  delle proteine muscolari. L’imaging post mortem in Risonanaza Magnetica èlargamente impiegato nella valutazione  prettamente  morfologica  dei  fenomeni  post  mortali  mentre  l’imaging  molecolare quantitativo  in  risonanza  magnetica  (qMRMI)  permette  di  ottenere  quantificazioni  oggettive  delle proprietàbiochimiche dei tessuti.Si sono studiate le prime modificazioni post-mortem nei muscoli di suino mediante RM quantitativa, al fine di esplorare la potenziale utilitàdi questo approccio nella stima  del  PMI.  Le  scansioni  ottenute hanno  evidenziato parametri  di  qMRMI  direttamente  e gradualmente correlati alla degradazione biochimica post-mortem dei tessuti muscolari correlata al decremento  della  temperatura  nelle  primissime  fasi  (da  35.7  a  18.2°C).  L’imaging  virtuale risulta pressocchè sovrapponibile agli aspetti morfologici dalle immagini istologiche dei medesimi tessuti. I dati ottenuti mostrano che la risonanza magnetica quantitativa rappresenta uno strumento affidabile con  potenziali  applicazioni  nella  valutazione  multidisciplinare  del  PMI  in  relazione  al  timing  di trasformazione biochimica cellulare muscolare.
Patologia Forense: istopatologia
Diagnosi di ischemia miocardica precoce nellemorti improvvise cardiache:la valutazione forense di casi di morte improvvisa cardiaca (SCD)conseguente a coronaropatia aterosclerotica può presentare importanti difficoltà diagnostiche, specie quando il decesso del soggetto si verifica entro poche ore dall’instaurarsi  dell’insulto  ischemico.Si  concorda infattinel  ritenere  che  l’esame  istologico routinario non consente di rilevare chiaree patognomonicheevidenzedi danno miocardico(necrosi coagulativa)nei casi in cui la morte si verificaentro sei ore dalla interruzione della perfusione tissutale(ischemia miocardica precoce -EMI).Per  colmare  le  lacune  diagnostiche  dell’analisi  istologica  con  ematossilina  ed  eosina, la  ricerca  in questo  campo  è  stata  indirizzata  all’analisi,  mediante  tecnicaimmunoistochimica,di markersdeponenti  per  il  danno  cellulare/extracellulare  ed  infiammatorio  da  insulto  ischemico.Ad  oggi, comunque,non vi sono indicazioni/raccomandazioni chedefinisconoun paneldi marcatori specifici, sensibili  e  stabili che  conducaalla  diagnosidi EMI.La  linea  di  ricerca  si  muove  in  tal  senso,procedendo  all’analisi  di  nuovi  markers,  in  associazione  a  molecole  già  studiate  e  dimostrative  di specificità/sensibilità/stabilitàpost-mortem, con lo scopo di strutturare un metodoper la diagnosi di EMI, basato su valutazionemultiparametrica.Lo studio(retrospettivo) viene condotto su campioni di cuore prelevati in corso di esame autoptico,assegnati a 3 gruppi (G1: chiara necrosi coagulativa; G2: segni aspecifici di ischemia miocardica/diagnosi di esclusione; G3: controllo). I datiricavatisino a questo momentoevidenziano: (1)l’utilità del complesso terminale del complemento (C5b-9), che appare caratterizzato daelevata precocità e sensibilità; (2) l’impiego della distrofina quale “nuovo” marker precoce di danno ischemico della membrana plasmatica miocitaria; (3) la maggiore precocità della  distrofina  se  confrontata  alla  fibronectina,  ovvero  uno  dei  marker  più  studiati  nel  contesto dell’EMI.

Pubblicazioni relative alla linea di ricerca
[1] Sapienza D, Asmundo A, Silipigni S, Barbaro U, Cinquegrani A, Granata F, Barresi V, Gualniera P, Bottari  A,  Gaeta  M.  (2020)Quantitative  MRI  molecular  imaging  in  the  evaluation  of  early  post mortem changes in muscles. A feasibility study on a pig phantom Sci Rep. 2020 Jan 15;10(1):392. doi: 10.1038/s41598-019-57357-z.
[2] Mondello  C,  Ventura  Spagnolo  E,  Cardia  L,  Sapienza  D,  Scurria  S,  Gualniera  P,  Asmundo  A. Membrane Attack Complex in Myocardial Ischemia/Reperfusion Injury: A Systematic Review for Post     Mortem     Applications. Diagnostics     (Basel).     2020     Nov     2;10(11):E898.  doi: 10.3390/diagnostics10110898.

Referenti:
Patologia Forense: tecniche di radioimaging, Prof.ssa Daniela Sapienza (daniela.sapienza@unime.it)
Patologia Forense: istopatologia, Dott.ssa Cristina Mondello (cristina.mondello@unime.it) - Dott.ssa Elvira Ventura Spagnolo (elvira.venturaspagnolo@unime.it)

Indicazione di eventuali progetti finanziati correlati alla linea di ricerca individuata
La linea di ricerca  su screening genetici di polimorfismi enzimatici e tutela terziaria è stata oggetto di finanziamentonell’ambito dei Progetti di Rilevante Interesse Nazionale e dall’Istituto Nazionale Assicurazioni Infortuni sul Lavoro (INAIL).
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